Il progetto di architettura
Argomento del presente documento sono le competenze professionali (diverse) dei diversi (per titolo di studio) professionisti che operano – più o meno legittimamente – nell’ambito della progettazione e della direzione dei lavori edilizi.
Bisogna innanzitutto prendere atto del fatto che in Italia – e soltanto in Italia – esiste una pluralità di figure professionali (a vario titolo abilitate, ma non tutte ugualmente abilitate) che non esiste in alcun altro paese (non solo d’Europa).
L’Architetto infatti è il professionista riconosciuto, nel mondo, come il progettista per eccellenza di tutto ciò che si costruisca nelle città e nel territorio destinato alla residenza ed alle attività degli uomini (dalla casa, alla villa, al grattacielo), alla cultura ed al culto (dal teatro, alle biblioteche, agli auditorium, alle chiese), alle strutture sociali (dagli ospedali, alle scuole, agli stadi), alle infrastrutture, ai piani regolatori.
L’Architetto è, insomma, il professionista abilitato e riconosciuto culturalmente come “progettista globale”.
Naturalmente anche la legislazione italiana riconosce tale ruolo e competenze all’Architetto.
Ma in Italia anche ad altri professionisti – più o meno diversamente abilitati – non solo la società ma addirittura le istituzioni consentono di operare indifferentemente all’interno del campo di competenze dell’Architetto.